Come Scegliere
un* Business Coach

Farsi domande


La maggioranza dei problemi non deriva dalle risposte che ci diamo ma dalle domande che ci facciamo. Questa riflessione di G. Nardone mi permette di introdurre un tema a me caro. Capita, infatti, di scegliere un* professionista confidando nelle sue abilità e di scoprire solo successivamente di aver fatto la scelta sbagliata e di aver perso denaro e tempo.

A partire da riflessioni di questo tipo ho deciso di proporre una guida che possa orientare la scelta verso Business Coach che rispettino criteri di correttezza professionale e di efficacia. Il risultato è una serie di domande commentate che, forse più di altre, possono agevolare la scelta.

In questa sede per Business Coach si intende chi supporta le persone nella gestione delle loro criticità professionali. In questo senso, ricomprende le definizioni di Executive Coach, Coach Aziendale, Coach Strategico, Mental Coach e così via.

Frutto di diversi anni di esperienze sia come conciliatore in Federconsumatori Udine che come coach in libera professione,  le domande che seguono sono frutto di una mia scelta personale.

L'idea è rispondere a tutte in modo da avere un quadro complessivo per scegliere bene e utilizzare al meglio le proprie risorse personali ed economiche. Come ci ricorda, a questo proposito, la teoria della Gestalt L'insieme è più della somma delle singole parti.

1 Esiste ufficialmente?


In Italia per poter esercitare la libera professione o avere una società è necessario disporre di una P.IVA. Nei vari paesi dell’Unione Europea le strutture alfanumeriche delle P.IVA sono diverse.


Negli Stati Uniti non esiste l’IVA e di conseguenza non esiste la partita IVA così come la intendiamo noi. Tuttavia, esistono diversi numeri di identificazione fiscali assegnati a società e persone fisiche, tra cui l'EIN Employer Identification Number.

L'assenza di un identificativo fiscale può costituire un problema nel caso tu voglia sporgere un reclamo in quanto, in tal caso, il rapporto risulta tra privati e, pertanto, un'associazione di tutela de* consumator*, come Federconsumatori, non potrebbe affiancarti nell'azione.

Si renderebbe, pertanto, necessaria un'azione legale con i relativi costi. Controllare se il numero di identificazione fiscale esiste è, pertanto, un buon inizio.

2 Promette la luna?


Supponendo che chi promette sia in buona fede, e' opportuno tenere presente l'effetto Dunning-Kruger. Si tratta di un fenomeno psicologico per cui individui con competenze limitate tendono a sopravvalutare le proprie abilità in un dato campo, mentre quelli più competenti possono sottovalutarle.

Questo fenomeno è stato osservato dagli psicologi sociali David Dunning e Justin Kruger nel 1999 sulla base di una serie di studi. Sottoposero a degli studenti test di umorismo, grammatica e ragionamento logico, richiedendo loro di autovalutare le proprie competenze prima dei test.

Risultò che gli studenti meno competenti sovrastimavano notevolmente le proprie abilità, mentre quelli più competenti tendevano a sottovalutarsi leggermente.

L’effetto Dunning-Kruger evidenziò, pertanto, che chi ha scarsa competenza spesso non riesce a riconoscere la propria inadeguatezza, mentre chi è molto competente può sottovalutare le proprie abilità, presumendo erroneamente che gli altri siano altrettanto abili.

Questa domanda è importante anche in quanto un* Business Coach, in Italia, ha un'obbligazione di mezzi. La prestazione consiste, infatti, in un determinato comportamento rispetto ad un risultato stabilito dal cliente.

Ciò comporta che, nel caso in cui il risultato sia diverso dalla promessa, si rende necessario dimostrare che l’attività non è stata svolta con la diligenza necessaria a tutelare in modo adeguato il cliente come previsto dall’art. 1176, comma 2 c.c.

L’inadempimento del professionista non può quindi derivare dal mancato raggiungimento del risultato posto come obiettivo dal cliente. Pertanto, nelle prestazioni consulenziali che hanno come oggetto l'empowerment, la leadership e lo sblocco del potenziale, i margini per fondare una contestazione sui risultati ottenuti sono assenti.

3 Ha una formazione?


È abbastanza diffusa, soprattutto sui social network, l'opinione secondo cui avere un titolo di studio sia fuorviante per attribuire la competenza mentre invece sia più intelligente o, forse, sarebbe meglio dire astuto, basarsi sulle esperienze di vita dirette.


L'esperienza di vita personale è, invece, insufficiente a garantire la qualità della professionalità anche nei casi di esperienze significativamente traumatiche. Diversi anni fa, ad esempio, io mi sono ritrovato con seri problemi psichici: per anni sono stato affetto da allucinazioni visive che mi compromettevano le capacità di camminare, mangiare e guidare tanto che avevo in programma di togliermi la vita.

Il fatto che, invece, poi io sia guarito grazie all'efficacia del Modello Breve Strategico di Giorgio Nardone mi ha dato un'esperienza diretta del funzionamento del mio sistema percettivo-reattivo e mi ha insegnato a padroneggiarlo. Ciò nonostante la formazione e l'esperienza professionale restano fondamentali e insostituibili in quanto il mio sistema percettivo-reattivo è diverso da quello dei miei clienti.

La formazione è indice della prudenza con la quale si muove un* Business Coach e della cura che ha riguardo ai propri clienti ed ai loro risultati. Ogni attestato certifica la conoscenza di un determinato modello o di una sua parte.

I modelli di coaching derivano, principalmente, da Scuole di pensiero che possiamo ricondurre a 2 filoni: quello più incentrato sui meccanismi di funzionamento della mente e quello più incentrato sui meccanismi di funzionamento del corpo. Dalla combinazione di questi 2 filoni di pensiero derivano i molteplici modelli di intervento in ambito aziendale, organizzativo e professionale.

4 Segue un protocollo?


Un* Business Coach è vulnerabile nelle sue valutazioni e nei suoi giudizi molto più di quanto comunemente si possa pensare. Le scorciatoie di pensiero, i pregiudizi, i background culturali, l'educazione ricevuta, la morale e la personalità condizionano le sue decisioni. Questi fattori sono presenti anche in altri contesti.

Nelle aule di tribunale, ad esempio, diversi studi dimostrano che, a parità di reato, imputat* più attraenti tendono a vedersi attribuire pene più lievi mentre uno studio di ricercatori dell’Università di Trento ha dimostrato l’esistenza di una tendenza dei giudici donna a liquidare in favore delle mogli somme maggiori, a titolo di mantenimento, rispetto a quelle liquidate ai mariti.

Queste distorsioni cognitive esistono in quanto un* Business Coach, prima di essere tale è una persona. Pertanto avere una scaletta da seguire permette di mantenere la rotta anche nelle situazioni più complesse a garanzia del* Business Coach e del* cliente. L'antropologo Gregory Bateson ci ricorda, a questo proposito, che Il rigore, da solo, è la morte per asfissia; la creatività, da sola, pura follia.

5 Che risultati ha avuto?


La riprova sociale, ovvero ciò che pensano altre persone riguardo a qualcuno o qualcosa, è un fattore che condiziona molto le nostre attribuzioni di valore. Con l'avvento delle recensioni la riprova sociale è diventata facilmente osservabile. Spesso, però, le recensioni sono affidabili solo in parte. Secondo una recente stima effettuata da esperti e riportata dal quotidiano Il Corriere della Sera, il 20% delle recensioni sulle pagine commerciali sono false.

6 Definite il risultato da raggiungere?


Nei primi incontri sarebbe opportuno definire qual è il problema da risolvere o l'obiettivo da raggiungere nel caso di situazioni organizzative oppure qual è il limite da superare o il talento da potenziare nel caso di situazioni professionali individuali. Ciò per stabilire il punto di partenza o di arrivo che orienterà sia gli sforzi del* consulente che quelli del* cliente. Diversamente non sapremo mai se l'intervento funziona o meno. Come ci ricorda, a questo proposito, Seneca Se non sappiamo verso quale porto dirigerci, ogni vento è sbagliato.

7 Testa l'efficacia?


Un* Business Coach che ha rispetto per un* cliente e per i suoi risultati stabilisce alcuni incontri di test per verificare se il suo intervento è utile alla situazione presentata. Se così non è l'intervento viene sospeso e la persona invitata a rivolgersi altrove. Per quanto un* professionista possa essere brav*, infatti, alcune situazioni posso esulare dalle sue competenze; altre dalle sue capacità.

Bene!


Se sei arrivat* fino a questo punto e hai risposto a tutte le domande sopra riportate, molto probabilmente hai già chiaro come muoverti. Nel caso in cui restassero ancora dei dubbi, il criterio di valutazione che mi sento di formulare è: stai cercando un* professionista che ti affianchi nel lungo periodo oppure che sblocchi le tue risorse e ti restituisca l'autonomia?

15 Febbraio 2024

Immagine generata con l'IA